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Linguaggio Astrale n. 119.
Tanto Choisnard è noto presso chi si interessa all'astrologia scientifica, quanto è quasi sconosciuto agli astrologi contemporanei. Tuttavia la sua influenza sull'astrologia del nostro tempo è determinante. Vi citerò dapprima alcuni pezzi tratti dall'opera di Choisnard, le critiche da lui formulate sull'astrologia del suo tempo, le innovazioni che ha proposto. In un secondo tempo parlerò delle innovazioni di Choisnard che hanno fortemente impressionato gli astrologi. In un terzo tempo mi occuperò degli astrologi che hanno subito la sua influenza e grazie ai quali le innovazioni di Choisnard hanno potuto diffondersi. Saremo così in grado di poter valutare con maggiore precisione l'influenza di Choisnard su di noi e meglio comprendere perché essa sia determinante.
Choisnard non è citato nel libro di Geoffrey Dean e di Arthur Mather che recensisce e analizza in senso critico le opere degli astrologi. I soli ad essere citati, nel campo dell' astrologia statistica, furono Krafft e Gauquelin. Ho fatto un'indagine presso una decina di astrologi - e non certo tra i minori - e mi sono reso conto che anche essi non conoscevano Choisnard.
In compenso, una recente opera "Storia dell'oroscopo astrologico" di James Herschel Holden cita Choisnard. Questo astrologo americano, ricollegandosi ad informazioni fornite dall'astrologa belga Jany Bessière, spiega che "questo diplomato al Politecnico si interessò da giovane all'astrologia e fu il pioniere delle statistiche astrologiche. Fu severamente criticato da Michel Gauquelin ma, che la critica sia giustificata o meno, si deve riconoscere che fu il primo astrologo ad utilizzare l'analisi statistica per migliorare la conoscenza astrologica. Sono inoltre citati quattro suoi lavori:
L'influence astrale (Paris, Chacornac, 1901)
Le Langage astral (Paris, Chacornac, 1903)
Etude nouvelle sur l'hérédité (Paris, Chacornac, 1903)
Calcul des probabilités appliqué à l'astrologie (Paris, Chacornac, 1914)".
Questa scheda compare nel libro che presenta il contributo offerto da ogni grande astrologo a partire dai Babilonesi sino ai giorni nostri e rende infine giustizia al fondatore dell'astrologia scientifica.
1) L'approccio di Choisnard
Choisnard lancia nel 1913 la rivista Influence astrale e precisa nel primo numero che si tratta di una rivista di astrologia scientifica, dedicata alle ricerche positive e critiche di corrispondenza tra i pianeti e l'uomo, alla loro portata pratica e filosofica e alla storia dell'Astrologia. Tutto il programma cui ha dedicato la sua vita.
La rivista ha infatti il titolo di un'opera pubblicata da Choisnard nel 1901 sotto lo pseudonimo di Paul Flambart, Influence astrale, essai d'astrologie expérimentale. Questa rivista si collega ai testi apparsi dal 1898 al 1900. In uno di essi egli dice che l'aurora del ventesimo secolo corrisponde alla "epoca in cui vengono fatti i primi tentativi per liberare l'astrologia dall'empirismo portandola sul terreno della scienza positiva".
Choisnard si caratterizza per il suo rigore. Egli considera l'astrologia come una scienza naturale delle corrispondenze dei pianeti. Anzitutto vuol dimostrare il lato logico dell'astrologia. E' il primo a dire che l'astrologia deve essere considerata come le altre scienze speculative: L'astrologia è una scienza naturale di corrispondenze psicologiche; non differisce essenzialmente dalle altre scienze per quanto riguarda prove, basi, metodi, applicazioni, progressi e discussioni diverse che la riguardano (L'astrologie et la logique, p. 23).
A suo avviso la scienza non è obbligata a limitarsi alla dimensione psico-chimica o biologica: Oggi la scienza è molto più evoluta e non può limitarsi ad essere applicata al lato materiale della vita. Si deve cercare il suo ruolo nelle cose spirituali per mezzo dello studio delle corrispondenze nella illimitata catena delle verità. Il numero degli studiosi che se ne occupano aumenta per fortuna ogni giorno (Langage astral, p. 8).
Choisnard vuole svelare l'astrologia. Sono evidenti i suoi intenti di semplificazione e chiarezza. Egli vuole spogliare l'astrologia delle cose che la complicano perché: Così come non ha importanza che un'altra scienza possa apparire sotto l'aspetto desiderato: la si può imbottire di equazioni e di formule trascendentali quanto inutili; la si può velare di simboli ermetici, amalgamarla all' occulto o al satanico ... in breve oscurarla o complicarla con vane elucubrazioni, un gergo molto tecnico od un pomposo sproloquio (L'astrologie et la logique, p. 24).
La futura astrologia dovrà sforzarsi di verificare tutto e di trattenere soltanto quanto confermato dalle probabilità: Così si dice e si osserva che le persone famose hanno nel loro tema di nascita Giove al Medio Cielo o la congiunzione Giove-Sole più frequentemente della gente comune. Una volta verificata per mezzo del calcolo delle probabilità questa asserzione la si può utilizzare nella pratica astrologica. Occorre, però, aumentare il numero delle conferme verificate.
Ma come collocare questa nuova astrologia che Choisnard formula in rapporto all'astrologia antica? E' contrario al buon senso il voler mantenere due distinte astrologie che siano rispettose l'una dell'altra: poiché l'antica non può giustificarsi se non appoggiandosi alla nuova e la nuova non ha il diritto di ricusare ciò che l'antica possiede di giusto (L'astrologie et la logique, p. 37).
Poiché la scuola scientifica considera l'astrologia come una scienza creata dall'uomo con i suoi mezzi attuali, e dunque ricostruibile da lui grazie ad uno sforzo analogico, la scuola occultista stima al contrario che essa è stata legata all'uomo da esseri più potenti di lui, prodotti da una evoluzione precedente e superiore, capaci in una parola di chiaroveggenza e di esplorare sino ai limiti il sistema solare invisibile e visibile (L'astrologie et la logique, p. 40).
Non occorreranno dunque due astrologie o due astronomie, due biologie, due fisiologie o due fisiche. Ne esiste una sola, ma essa non deve a priori disprezzare nessun dato vecchio o nuovo, ed i mezzi di investigazione non devono essere estranei alla ragione scientifica indispensabile ad ogni conoscenza... (L'astrologie et la logique, p. 45).
E' vero che il metodo astrologico può seguire diverse strade e prendere posizioni diverse a seconda delle attitudini personali degli studiosi che se ne occupano: gli uni possono preferire la scoperta e lo studio di dati moderni e gli altri l'utilizzazione di taluni dati antichi, a seconda dei gusti (L'astrologie et la logique, p. 46).
Choisnard è esigente con gli studiosi della nostra disciplina. E' indispensabile che l'astrologo abbia delle solide conoscenze scientifiche. Il "linguaggio astrale" è stato disgraziatamente falsato dalla maggior parte di coloro che l'hanno divulgato, che ignoravano quasi del tutto l'astronomia che ne è la base, ed il metodo scientifico che ne costituisce la garanzia (Langage astral, p. 13).
L'astrologo non deve staccarsi dal suo spirito critico. Deve conservare nella sua pratica soltanto ciò che ha una giustificazione: Ora i trattati di astrologia - invariabilmente composti di regole antiche senza alcuna preoccupazione della critica scientifica - non hanno mai portato alcuna prova valida in proposito. (Langage astral, p. 34) (...) le osservazioni sono "statistiche fatte sul sentimento" (Langage astral, p. 36).
"Quando parlo di oroscopo di nazioni, città, case, auto, di oggetti o di qualsiasi tipo di eventi ... ignoro il significato che viene loro dato. E, in ogni caso, aspetto, per riconoscerne la validità, che venga presentata una prova evidente di corrispondenza tra i pianeti e l'esistenza di simili cose..." (L'astrologie et la logique, p. 71).
Questa preoccupazione di logica può anche risultare eccessiva. Ad esempio, quando tratta di Direzioni, Choisnard sopprime la Parte di Fortuna, uno dei cinque significatori del Tema, perché non capisce la fondatezza di questo punto fittizio.
Choisnard non sempre applica il rigore che raccomanda. Pur avendo fissato gli obiettivi dell'astrologia scientifica, non sempre è stato all'altezza di questi obiettivi. Gli capita di "progettare". E' particolarmente preciso nella correlazione che pensa aver trovato tra l'intelligenza ed i segni d'aria. Si sa che le ulteriori statistiche non hanno mai confermato questa affermazione che cio è la classe elitaria abbia una dominante Gemelli-Bilancia-Acquario. Ha dovuto inconsciamente scegliere i casi che seguivano il senso della sua ipotesi. E' piuttosto curioso constatare che Choisnard abbia l'Ascendente Bilancia, la Luna Gemelli ed il Sole Acquario.
2) Le innovazioni di Choisnard
Per sviluppare un'astrologia scientifica, Choisnard non ha esitato a fare innovazioni. Nel 1924, ne L'influence astrale et les probabilités fa in qualche modo il bilancio di 25 anni di ricerche e dimostra di avere lavorato con nuove impostazioni su sette punti. Ecco il passo in cui riassume tutte le sue innovazioni. Si trova a pag.194:
"Ricapitolo i punti essenziali cui sono successivamente pervenuto e che hanno caratterizzato le mie ricerche personali:
a) ADOZIONE COME BASE GRAFICA DEL QUADRANTE ZODIACALE (rappresentante lo stato del cielo) al posto della vecchia immagine (rotonda o quadrata) basata sulle "case astrologiche". Tutti i pianeti, come l'orizzonte ed il meridiano, sono inseriti in questo quadrante con le loro rispettive longitudini.
Questa base grafica è diventata di tipo corrente, Il <timbro zodiacale> in gomma o in metallo, da utilizzare per questo scopo, è diventato pure un articolo commerciale che si trova in certe librerie, anche all'estero. Anche se non si è mai parlato prima del 1900 di questa base grafica, essa si è imposta in tutte le ricerche scientifiche nel nostro campo. E, come dimostrato, è inevitabile, al meno dal punto di vista mentale.
b) SCELTA LIMITATA, od almeno provvisoria, DEI FATTORI SEMPLICI, IN ASTROLOGIA, comprendente tre classi distinte: le 11 posizioni zodiacali, le 9 posizioni in case e le 54 distanze angolari. Questi 74 fattori costituiscono una prima base di studio che offre già un campo molto esteso di ricerche, e portano verso elementi astronomici più netti ed accessibili alle statistiche. Il metodo di investigazione proposto potrebbe d'altronde applicarsi a qualsiasi altra categoria di elementi di cui si cerchi la corrispondenza. (vedi il calcolo delle probabilità applicate all'AS).
- Le 11 posizioni zodiacali corrispondono alle posizioni nei segni dell'AS, del MC e dei 9 pianeti nei segni (Plutone non era ancora conosciuto).
- Le 54 distanze angolari corrispondono ai 36 aspetti tra i pianeti e i 18 aspetti che formano i nove pianeti con l'AS ed il MC.
c) ADOZIONE PER TUTTI I PIANETI DI UN'ORBITA UNIFORME E MEDIA per rappresentare il limite angolare della loro reciproca influenza.
d) APPLICAZIONE METODICA DEL CALCOLO DELLE PROBABILITA che si basa sul principio delle frequenze comparate, basate esse pure su statistiche, e la cui validità poggia sul grande numero e la scelta imparziale dei casi ricordati. Questo impiego delle "frequenze comparate" non era mai stato applicato all'astrologia sino al 1900.
e) DEFINIZIONE DELLA CORRISPONDENZA ASTRALE E DEL FATTO ASTROLOGICO considerato come lo scarto tra due frequenze di uno stesso fattore, in due categorie di casi; la prova che ne risulta è verificabile per mezzo dell'esperienza e riproducibile a volontà.
f ) LEGGE DI EREDITA' ASTRALE che prova che la natura tende a far nascere il bambino sotto un cielo con una certa analogia con quello dei genitori, poiché certe similitudini di elementi astronomici sono più frequenti tra genitori e figli che tra persone senza genitori.
g) STESURA DI LEGGI ASTROLOGICHE NUOVE E VERIFICA DI LEGGI ANTICHE che può essere basata e controllata solo attraverso il principio delle probabilità sotto forma di comparazione di frequenze sperimentali, chiave di tutta l'astrologia scientifica.
Questa è l'indicazione generale dei principi, dei procedimenti e dei fatti fondamentali che ho voluto evidenziare e sui quali mi sono basato. Ritengo siano sufficienti per gettare le prime basi di una astrologia scientifica senza far ricorso alla tradizione, pur traendo dalla medesima il mezzo per verificarla almeno in parte estendendo in tal modo lo studio a tutti i fattori desiderati.
Commenteremo in modo particolare il primo punto che ha rivoluzionato la pratica astrologica. Esso ha permesso, come vedremo in seguito, la comparsa di una nuova regola nell'interpretazione del tema.
I) Una nuova rappresentazione del tema
Choisnard è un innovatore che si è procurato i mezzi per raggiungere i suoi scopi. Si sa che per venti secoli gli astrologi hanno raffigurato il tema collocando i pianeti in case eguali. Per Choisnard questo metodo di raffigurazione nuoce alla ricerca. E propone, tenuto conto che il segno dell'Ariete è a sinistra, di fare il tema con dei segni eguali. E' particolarmente interessante vedere come Choisnard giustifica il cambiamento nel suo libro La représentation du ciel en asrologie scientifique (1921).
Il progresso dell'astrologia sperimentale dipende dal modo di rappresentare il cielo. Se l'astrologia è restata una scienza fossilizzata sin dall'Antichità, ritengo che sia dovuto per la maggior parte alla sua figura enigmatica, una sorta di "specchio del diavolo", dall'aspetto cabalistico - che pare che nessuno, sino ai giorni nostri, abbia pensato di tradurre in linguaggio chiaro e scientifico, con un significato accessibile a tutti.
Gli Antichi rappresentavano il tema con un quadrato e dei triangoli. I pianeti calcolati con le loro longitudini sono raffigurati in un punto qualsiasi delle loro rispettive "case". Insomma, al posto di uno zodiaco, dove tutti gli elementi variabili sono nei loro rispettivi luoghi precisi - cosa che dà subito l'idea del loro insieme e dei loro rapporti - si ha qui una rappresentazione completamente arbitraria, in cui gli elementi zodiacali, conosciuti sempre grazie alle loro longitudini, sono collocati in punti che non rispondono a nulla di scientifico. La figurazione antica supponeva il cielo proiettato sull'eclittica ma (non se ne conosce il motivo) si guardava bene dall'esprimere questa proiezione nel suo grafico.
Certi astrologi moderni sostituiscono la figura quadrata degli Antichi con una variante circolare un po' meno oscura che non si deve confondere con la nostra rappresentazione. In effetti, essa ha degli scomparti circolari ma sempre come l'antica riservati alle case astrologiche e non ai segni zodiacali.
Riassumendo ci troviamo in presenza di due procedimenti fondamentali di rappresentazione che hanno come base comune dodici scomparti: ma questi corrispondono per l'uno ai segni dello zodiaco e per l'altro alle case astrologiche. Nell'antica raffigurazione si inscrivevano, insomma, gli elementi dello zodiaco sulle case fisse, mentre nella nuova che ho introdotto, le case si scrivono su uno zodiaco invariabile.
Sin dall'inizio dei miei lavori, per diversi anni, sono stato portato ad unire la mia "rappresentazione" alla figura antica ai 12 triangoli fino al giorno in cui mi è apparso inutile conservare quest'ultima adottando definitivamente uno zodiaco fisso escludendo qualsiasi altra figura.
Ecco, in poche parole, il riassunto di una vera rivoluzione in astrologia. Al primo posto non si trova più il riferimento delle case, ma quello dei segni. Non si finirà mai di scoprire quanto deriva da questo mutamento di impostazione. Ma perché l'Ariete sistematicamente si trova a sinistra?
... Ritengo poi razionale e di incontestabile utilità pratica il fatto di orientare invariabilmente lo zodiaco.
Bisogna essere logici: qual è lo scopo della figura celeste? E' servita sempre essenzialmente a rappresentare i segni zodiacali, i pianeti, il meridiano, l'orizzonte, le cuspidi delle case astrologiche, e tutti gli altri elementi, tenuto conto delle loro longitudini geocentriche. Insomma, si ricollega tutto ad una proiezione sull'eclittica. Ora poich è la longitudine geocentrica di un elemento del cielo altro non è che l'arco del cerchio che lo separa dal punto equinoziale 0° Ariete, non sembra del tutto arbitrario rapportare graficamente le misure ad un punto fisso della figura che rappresenta precisamente lo 0° Ariete.
L'antica figura voleva considerare come base dogmatica la rappresentazione ad angolo retto del meridiano e dell'orizzonte, che alla fine sembra costituire una contraddizione poiché tutto è proiettato sull'eclittica. Un grafico che rappresentasse il meridiano perpendicolare all'orizzonte non sarebbe stato logico se non si fossero considerati gli elementi celesti secondo le loro Ascensioni Rette e non le loro longitudini.
La maggior parte degli astrologi, anche se non sono estimatori di una astrologia scientifica, hanno adottato il modo di rappresentare i segni eguali preconizzato da Choisnard. Tuttavia poiché la maggior parte degli astrologi resta attaccata alla simbologia dello spazio, essi sono colpiti dal fatto che l'Ascendente non è più all'orizzonte. Preferiscono pure, utilizzando i segni eguali, orientare il tema con il Medio Cielo in alto e l'Ascendente a sinistra. Eudes Picard nella sua Astrologie judiciaire apparsa nel 1930 mette il MC in alto in un sistema di segni eguali.
Il modo di rappresentare i segni eguali permette di sovrapporre serie di temi e di realizzare degli studi statistici. Ma presenta anche un vantaggio di primaria importanza. Permette la linea di aspetti tra pianeti. Tra gli astrologi che mettono l'Ariete a sinistra, c' è anche Brahy che non traccia gli aspetti. ma altri come Volguine e Armand Barbault lo fanno. Inoltre tra coloro che mettono l'Ascendente a sinistra Eudes Picard non traccia aspetti, mente André Barbault e molti altri, tra gli astrologi contemporanei, lo fanno.
Si deve riconoscere che il compromesso adottato dopo Eudes Picard è zoppicante, poiché il tema non è più ad angolo retto. Il tema antico pone l'asse dell'Orizzonte orizzontalmente mentre l'asse del Meridiano è verticale. I due assi sono perfettamente perpendicolari. Nel tema preconizzato da Choisnard gli equinozi sono sull'orizzontale ed i solstizi sulla verticale. Inoltre i due assi sono perpendicolari. Per contro, nel tema alla Eudes Picard (tra l'altro questo astrologo che ha frequentato il Politecnico è nato esattamente lo stesso giorno di Choisnard) il Meridiano e l'Ascendente non sono più perpendicolari e gli equinozi ed i solstizi sono raramente sull'orizzontale e la verticale. Conviene esaminare un tema in diverse dimensioni per trovare una via d'uscita. Ed è quel che ha fatto recentemente Pierre Etévenon ricorrendo a dei concetti semplici di topologia e di geometria a più di tre dimensioni. Ciò ci aiuterà forse a trovare la soluzione giusta, che renderà possibile sia la rappresentazione del tema all'antica, sia in stile moderno.
Perché mai tutto ad un tratto questa infatuazione per i segni eguali (e le case diseguali)? Le ragioni di Paul Choisnard sono semplici. E' per poter effettuare delle ricerche di carattere statistico. Ma perché gli altri astrologi lo hanno seguito? Per altre ragioni legate alle modifiche del nostro ambiente e della nostra mentalità.
Nel XIX secolo si vive soprattutto al ritmo della natura: ci si sveglia e si va a letto col sole, si vive al ritmo delle stagioni. A partire dal XX secolo il progresso tecnico e l'urbanizzazione si sviluppano. E' sempre più il regno dell'elettricità, della meccanizzazione. Si vive sempre più di notte. I mezzi di trasporto si sviluppano. A partire dal 1891 si adotta l'ora di Parigi e poi a partire dal 1911 quella del GMT.
Nel XIX secolo ed oltre, si dà alla nozione del giorno un'importanza primordiale. Certi lavoratori assumono il nome di giornalieri. Si vive al ritmo del giorno, dell'Angelus del mattino, del mezzogiorno e della sera. Poco a poco abbiamo mutato il punto di riferimento. Oggi il nostro è un riferimento annuale. Non si vive più alla giornata, si prevede, si pianuifica mese per mese. Questa modifica si è tradotta a livello astrologico: si passa dal primato dell'Ascendente (una fase del ciclo quotidiano) al primato del segno solare (una fase del ciclo annuale). Parallelamente l'astrologia diventa sempre più solare. Con l'oroscopo dei giornali. Con un'interpretazione del tema che dà sempre più importanza ai segni (con l'aberrazione dell'elemento dominante in funzione del segno). Quando Choisnard parla della descrizione di un segno dello zodiaco si tratta ancora del segno Ascendente come testimoniano queste righe: Il significato di questa regola è di stabilire (a torto od a ragione) una relazione o corrispondenza tra il segno della Bilancia e la tendenza verso la giustizia presso coloro che sono nati sotto questo segno - cio è che sono nati con la Bilancia all' Ascendente. (L'Ascendente è il punto dell'Eclittica che sorge a Oriente nel luogo e nel momento di una nascita; caratterizza dunque in parte l'aspetto della volta celeste, dovuto al movimento diurno per una nascita) (L'astrologie et la logique, p. 18).
II) La regola dell'angolarità
Prima di parlare dell'influenza di Choisnard sugli astrologi della nostra epoca, vorrei segnalare un'altra innovazione che ha avuto un impatto che Choisnard stesso non aveva supposto. Essa parte da questo nuovo modo di rappresentare il tema che privilegia i segni e gli aspetti. Mentre nella vecchia rappresentazione gli aspetti con il Medio Cielo e l'Ascendente non sono presi in considerazione, lo possono essere con la nuova rappresentazione.
Più volte Choisnard sottolinea l'importanza dei pianeti ai quattro angoli. Ecco come egli formula questa regola divenuta la prima regola di ogni interpretazione moderna: "Il massimo d'intensità corrisponde alla vicinanza del meridiano o dell'orizzonte a 10° circa (in case cardinali o cadenti). MC e AS offrono i punti di riferimento più importanti da questo punto di vista. Marte e Saturno posti in uno qualunque dei suddetti quattro angoli, sono cattivi. Giove o Venere, al MC e AS, sono favorevoli" (Langage Astral, p. 105).
Questo testo che tiene conto della congiunzione ed opposizione all'AS ed al MC è rivoluzionario. Gli astrologi avevano interpretato i temi per venti secoli basandosi sulla posizione dei pianeti nei segni e nelle case. Tutta una serie di regole permetteva di sapere se il pianeta era in affinità con il segno o con la casa, il pianeta signore dell'AS era considerato come il pianeta che governava il tema. Choisnard si allinea a Keplero che privilegia gli aspetti tra i pianeti a scapito dei pianeti nei segni e nelle case. Ed è il motivo per cui insiste sull'importanza del pianeta angolare.
3) L'influenza di Choisnard
Poiché la nostra interpretazione tiene conto di pianeti angolari ed utilizza un tema con dei segni eguali, noi dobbiamo molto , anche se non lo sappiamo, a Choisnard.
In effetti Choisnard ha influenzato soprattutto gli astrologi della prima metà di questo secolo. Ricercatori come Lasson e Brétéché ne hanno subito l'influenza. Lasson, di cui ci parla Francis Santoni, ha stabilito le prime correlazioni tra i pianeti angolari e le professioni. In quanto a Brétéché, ha tentato di stabilire dei legami tra i pianeti e le patologie mentali. Analizzando 137 osservazioni su malati mentali, egli notò negli angoli la presenza di specifici pianeti secondo le patologie riscontrate. Così:
- nevrastenia : Sole dominante 13 volte su 13
- melanconia : Saturno dominante 42 volte su 55
- delirio di grandezza : Giove dominante 9 volte su 9
- mania : Marte dominante 34 volte su 34
- schizofrenia . Luna dominante 46 volte su 47
Questi risultati troppo buoni per essere veritieri sono in realtà basati su diagnosi troppo soggettive. Questo genere di ricerche meriterebbe di esser ripreso in modo più serio.
All'inizio del secolo si impiegava spesso l'espressione 'astrologia scientifica'. E' significativo che l'associazione creata dagli astrologi dopo la seconda guerra mondiale si chiamasse CIAS (Centro Internazionale di Astrologia scientifica).
Ma a partire dagli anni cinquanta i partigiani dell'astrologia scientifica diminuirono. Così quest'associazione cambiò nome. La "S" finale scomparve. il CIAS diventò CIA (Centro Internazionale di Astrologia). Dopo questo periodo non si parla più di Choisnard. E' per questo che la generazione attuale non conosce Choisnard.
Per fortuna tre ricercatori che hanno avuto un ruolo importante sono stati influenzati da Choisnard. Ed è per mezzo loro che le idee del fondatore dell'astrologia scientifica hanno camminato nel tempo. Si tratta di Michel Gauquelin e di André Barbault. Essi hanno adottato questa regola dell'angolarità. I Gauquelin la confermano statisticamente e André Barbault la mette in pratica quotidianamente nell'interpretazione dei temi e ne parla continuamente nei suoi libri.
Parlando dei Gauquelin ricorderò semplicemente che le loro statistiche hanno provato in modo magistrale l'importanza degli angoli. I risultati ottenuti permettono di precisare che l'influenza del pianeta è più forte dopo l'angolo che non prima del medesimo.
Anche André Barbault è stato profondamente influenzato da Choisnard. Ed anch'egli ha cercato di togliere il velo all'astrologia. Anch'egli prende la difesa dell'astrologia e lo fa da grande polemista. Certo, egli si basa sulla constatazione statistica dei Gauquelin per "provare" l'astrologia. Anch'egli cerca di trovare delle correlazioni, E' al livello dell'astrologia mondiale che effettua le sue più importanti scoperte.
Il Trattato Pratico di Astrologia scritto nel 1961 resta il trattato di base. Ha influenzato ed influenza ancora molti astrologi. Appoggiandosi sui dati tradizionali, questo trattato riprende, esaminandolo da vicino, i principi di Choisnard: importanza dell'angolarità presa in considerazione di ciò che ha un fondamento astronomico; utilizzazione dell'essenziale (dieci pianeti, dodici segni, dodici case e gli aspetti maggiori). Bisogna tuttavia segnalare che Barbault non segue Choisnard su tutti i punti: egli non mette l'Ariete a sinistra e non prende 10° di orbita per tutti gli aspetti. Diminuisce progressivamente la valutazione secondo l'aspetto.
E' interessante sottolineare che l'AS Acquario di André Barbault è in risonanza con la dominante Acquario di Choisnard così come la dominante Bilancia di André Barbault è in risonanza con l'AS Bilancia di Choisnard.
Choisnard è stato per qualche verso il padre dell'astrologia scientifica ed il padre dell'astrologia moderna. L'astrologia scientifica prosegue attraverso i Gauquelin ed i lavori del RAMS. L'astrologia moderna prosegue attraverso i lavori di André Barbault.
Anche se non ne sono coscienti, la maggior parte degli astrologi sono influenzati dalle innovazioni di Choisnard. Il cambiamento nel modo di rappresentare il tema è già un'importante innovazione. E' interessante d'altra parte constatare che questa innovazione iniziata in Francia da Choisnard è stata ripresa in altri paesi europei, in Germania, in Italia, in Spagna e anche in Gran Bretagna. Siamo riusciti a convincere i nostri amici francofoni del Quebec ma non siamo ancora riusciti a tirare dalla nostra parte gli americani. Choisnard non lascia indifferenti, Taluni lo hanno ammirato. Altri lo hanno detestato considerando nefasta la sua influenza. Ecco un esempio di quel che dice Volguine nella prefazione del "Trattato delle rivoluzioni solari" di Junctin de Florence: "Se un Paul Choisnard che, volendo spiegare l'Astrologia, l'ha decisamente diretta per diverse decadi su una strada complicata , dubita delle profezioni, così come delle direzioni secondarie e di tante altre cose, un Eugène Caslant offre loro un posto d'onore che giustamente hanno occupato presso i nostri predecessori, come dimostra questo articolo dell'autore di Speculum astrologiae".
Comunque sia, anche quelli che criticano Choisnard hanno ripreso alcune sue innovazioni. Volguine ad esempio ha adottato il tema con i segni eguali.
L'astrologia attuale è un curioso miscuglio di aforismi tradizionali (Nodo, Parte di Fortuna) di correlazioni confermate dalla statistica (lavori di Gauquelin) e di innovazioni di ogni genere (cicli in astrologia mondiale, Luna Nera, Chirone). Abbiamo ancora bisogno di personalità come Choisnard per essere invogliati a verificare i precetti tradizionali, ad appoggiarci sull'astronomia e esaminare le nuove correlazioni senza fermarci mai nelle nostre ricerche.
Conclusione
Per finire dirò che Choisnard ha fatto scuola: ha iniziato un movimento di astrologia scientifica e creato una mentalità moderna nell'astrologia. Non soltanto ha creato l'astrologia scientifica ma l'ha resa autonoma, staccandola dai legami che l'univano all'esoterismo. Ha creato una corrente di astrologia moderna che ha concentrato la sua interpretazione sull'essenziale (dieci pianeti, dodici segni e dodici case). Per arrivare a questo ha modificato il modo di presentare il tema. Questa innovazione ha avuto numerose ripercussioni. Ha permesso di tracciare gli aspetti. Ha permesso di enunciare la regola che i pianeti angolari giocano un ruolo fondamentale. Come sostenuto da Herbais de Thun si può considerare Choisnard "colui che ha rinnovato l'astrologia in Francia". E, dato che siamo tra astrologi, è interessante notare che rendiamo omaggio a Choisnard il giorno stesso di una nuova luna uraniana in Acquario che si colloca sulla sua congiunzione Sole-Giove in Acquario.
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